Il dorayaki, nella sua favolosa semplicità, è indubbiamente uno dei miei dolci giapponesi preferiti, oltre ad essere uno dei più conosciuti e amati al mondo. Questa delizia, formata da due frittelle soffici riempite di anko, una crema di fagioli azuki, ha origini antiche. Uno dei suoi grandi vantaggi: la preparazione estremamente semplice.
La sua preparazione è incredibilmente rapida e si può preparare in soli 20 minuti. È perfetto per una merenda o un dessert leggero, perfetto per soddisfare le tue voglie di dolce!
La ricetta originale del dorayaki prevede l’anko come farcitura, ma le varianti moderne includono anche Nutella o marmellate. Questo dolce, molto amato in Giappone e famoso anche grazie al cartone animato Doraemon, è davvero facile da preparare e conservare. È quindi l’ideale per chi desidera esplorare la cucina giapponese in casa.
Origini e Storia del Dorayaki
Il dorayaki, un simbolo della tradizione culinaria giapponese, si distingue per la sua storia affascinante. Questo dolce, costituito da due pancake soffici farciti di anko, ha radici antiche in Giappone.
Il significato del nome “Dorayaki”
Il termine “dorayaki” si riferisce alla parola giapponese “dora”, che indica un gong. Questo nome riflette la somiglianza del dolce con lo strumento musicale. Tra i tanti nomi che può avere, nella regione del Kansai, il dorayaki è noto come “mikasa”, un riferimento al monte Wakakusa.
La storia
Il 1914 segna un punto di svolta nella storia del dorayaki. Si narra, infatti, che in quell’anno la pasticceria Usagiya di Tokyo introdusse per prima questo dolce di forma tonda a due strati, con farcitura di crema di fagioli rossi. Prima di questa invenzione, il dorayaki era composto da un solo strato.
Il Dorayaki nella cultura pop giapponese
La popolarità del dorayaki è cresciuta a dismisura grazie al cartone animato Doraemon. In questa serie, il dolce è la merenda preferita del gatto-robot protagonista. Questa esposizione mediatica ha largamente contribuito a rendere il dorayaki uno dei dolci nipponici più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.
Nel 2015, il film “Le ricette della signora Toku” ha ulteriormente aumentato la fama del dorayaki. Questo film ha diffuso la conoscenza di questo dolce tradizionale anche tra coloro che non sono esperti di cucina giapponese. Oggi, i dorayaki sono disponibili in ogni angolo del Giappone, oltre che nella maggior parte dei ristoranti giapponesi in tutto il mondo.
Ingredienti necessari per Preparare i Dorayaki
La preparazione dei dorayaki richiede pochi ingredienti semplici. Per creare questi deliziosi dolcetti giapponesi, avrai bisogno di elementi facilmente reperibili in cucina. Ecco gli ingredienti necessari per realizzare circa 4 porzioni:
Ingrediente | Quantità |
---|---|
Farina 00 | 100 gr |
Uova | 2 |
Zucchero | 50 gr |
Miele | 1 cucchiaino |
Acqua | 2 cucchiai |
Lievito per dolci | 1/2 cucchiaino |
Per il ripieno tradizionale si usa l’anko, ossia la crema di fagioli azuki. Tuttavia, puoi sperimentare con varianti come Nutella o marmellata: insomma, lasciati guidare dalla gola!
Per personalizzare la ricetta, prova ad aggiungere vaniglia o scorza di agrumi all’impasto. Se preferisci una versione senza lattosio, sostituisci l’acqua con latte vegetale. I dorayaki si conservano in frigo per 24 ore o possono essere congelati per un consumo futuro.
La Ricetta Originale del Dorayaki
La ricetta originale del dorayaki si potrebbe considerare un vero e proprio tesoro della tradizione culinaria giapponese. La preparazione è davvero rapida. Insomma: facile e super economica!
Preparazione dell’impasto
La preparazione del dorayaki inizia con un impasto simile al Kasutera, il tipico dolce di origine portoghese. Per preparare la pastella dovrai mescolare: uova, zucchero, miele, lievito per dolci e farina 00. Volendo, si può usare anche la farina di riso per un sapore più autentico, e per una preparazione glutee free. Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti, la pastella deve risultare liscia ed omogenea.
Cottura delle frittelle
Per cuocere le frittelle, versa mezzo mestolo di impasto su una padella antiaderente leggermente unta e precedentemente scaldata. Cuoci a fuoco basso fino a quando non si formano bollicine sulla superficie. Successivamente, gira la frittella e cuoci anche l’altro lato. Ogni frittella necessita di circa 5 minuti di cottura.
Assemblaggio e farcitura
Una volta che le frittelle sono tiepide, è il momento di farcirle con Anko, la tradizionale marmellata di fagioli azuki. Altre opzioni popolari includono crema di castagne, crema spalmabile alle nocciole o confettura di frutta. Una volta spalmata la crema, non dovrai fare altro che chiudere a sandwich due dischi di frittella per creare il classico dorayaki a due strati.
Il Ripieno Tradizionale: Anko (Crema di Fagioli Azuki)
Il cuore del dorayaki è il suo ripieno tradizionale: l’anko. La famosa (e aggiungerei deliziosa!) crema di fagioli azuki rappresenta l’anima di questo dolce giapponese.
Ingredienti per preparare la crema di fagioli rossi:
- 200g di fagioli rossi azuki
- 200g di zucchero bianco
- Un pizzico di sale
Per preparare l’anko, i fagioli azuki vanno ammollati per una notte. Successivamente, dovrai cuocerli per circa due ore fino a quando diventeranno morbidi. Una volta pronti, si schiacciano per ottenere una consistenza cremosa e densa. Una delle caratteristiche di questa crema è proprio il colore rosso scuro dell’anko che deriva dai fagioli azuki schiacciati. A questo punto non dovrai fare altro che incorporare lo zucchero e un pizzico di sale, mescolando bene, per creare l’azuki.
Il risultato è una crema dolce e davvero particolare che conferisce al dolce il suo sapore inconfondibile.
Varianti Moderne del Ripieno per Dorayaki
Il dorayaki tradizionale si rinnova con ripieni moderni, offrendo opzioni per tutti i gusti. Questi dolci giapponesi si prestano infatti a numerose interpretazioni, mantenendo la loro forma caratteristica ma sorprendendo con sapori innovativi.
Dorayaki alla Nutella
Una delle varianti di dorayaki più amate è quella con la Nutella. E qui direi che non serve neanche raccontarlo quanto sono buoni! Voglio dire, un abbinamento italo-giapponese che conquista fin da subito con la sua cremosità e il gusto intenso di cioccolato e nocciole.
Dorayaki con Confetture e Marmellate
Le confetture e le marmellate offrono infinite possibilità per creare dorayaki ripieni. Ti consiglio di utilizzare frutti di bosco, albicocche o fichi per un tocco di freschezza. Ma puoi anche farcirla con confettura di castagne o dare libero sfogo alla fantasia con quello che hai già in cucina!
Versioni Salate del Dorayaki
Per chi non ha voglia di dolce, esistono anche versioni salate del dorayaki. Si possono farcire con formaggi cremosi, verdure grigliate o salumi. Ovviamente dovrai preparare la pastella per le frittelle senza miele e zucchero, ma usando un pizzico in più di sale. La cottura rimane simile a quella dolce: circa 2-3 minuti per lato, aspettando la formazione di bollicine in superficie prima di girare. Per un risultato perfetto, ti consiglio di premere fermamente sui bordi per sigillare completamente il sandwich.
Come Servire e Conservare i Dorayaki
I dorayaki sono un’opzione perfetta per tante occasioni diverse, grazie alla loro versatilità. Per ottenere il massimo dei risultati, ti consiglio di lasciarli riposare per 30 minuti dopo la cottura.
Per quanto riguarda la conservazione, l’impasto crudo può essere conservato in frigorifero per un massimo di 12 ore. Una volta cotti, ti suggerisco di consumarli entro la giornata per apprezzarne al massimo la freschezza. Ma, in caso di necessità, possono essere conservati per 2-3 giorni in frigo, avvolgendoli in pellicola trasparente o in un contenitore ermetico.
Quando si tratta di servire i dorayaki, questi dolcetti si prestano perfettamente a essere consumati a colazione, merenda o come dessert. Possono essere gustati sia tiepidi che a temperatura ambiente, a seconda delle preferenze personali. La loro praticità li rende ideali da portare a scuola, in ufficio o per un pic-nic.
Dorayaki: Valori Nutrizionali e Benefici
I valori nutrizionali del dorayaki variano in base al ripieno utilizzato e ai dosaggi degli ingredienti. Per fare un esempio pratico basato sulle dosi che ti ho fornito, dorayaki tradizionale contiene all’incirca 285 kcal per porzione.
La versione classica con anko contiene carboidrati complessi e fibre. Le varianti con frutta possono arricchire il dorayaki di vitamine e antiossidanti.
I benefici del dorayaki (anche tu come me cerchi i benefici per giustificare il peccato gola???) includono l’apporto di energia rapida grazie ai carboidrati. Il ripieno di anko fornisce anche proteine vegetali e potassio. Le versioni con frutta fresca aggiungono vitamine e minerali essenziali. Detto questo, ricordiamoci sempre che il dorayaki è pur sempre un dolce, e va consumato con moderazione e come parte di uno stile di vita sano e attivo.