Studio Ghibli: la Storia e i Film Iconici

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Se ti piace il Giappone e gli anime, è impossibile non pensare allo Studio Ghibli, la leggendaria company che ha dato vita ad alcuni dei film più belli e poetici di sempre. Da “Il mio vicino Totoro” a “La città incantata”, i film di Studio Ghibli non sono solo storie per bambini, ma veri capolavori che parlano di ecologia, crescita, amicizia, guerra e… anche di gatti che fanno il bagno nella vasca, se avete visto “Il ritorno del gatto”.

Ma cosa rende lo Studio Ghibli così speciale? Il segreto sta nei suoi fondatori: Hayao Miyazaki, spesso considerato il Walt Disney giapponese (anche se lui, a sentirlo, probabilmente scuoterebbe la testa sdegnato), e Isao Takahata, anima più riflessiva e malinconica dello studio. “Hayao” e “Takahata” non sono solo nomi, ma due modi diversi e complementari di raccontare il mondo.

In questo articolo andremo a scoprire la storia dello Studio Ghibli, i film di culto che non puoi perderti, le differenze di stile tra Miyazaki e Takahata, e qualche curiosità per veri fan. Se ti sei mai chiesto perché uno Studio Ghibli riesca a far piangere anche il più cinico degli adulti o quale film iniziare a vedere per primo… sei nel posto giusto!

Studio Ghibli: Chi sono i fondatori e perché è una company unica in Giappone

Parlare di Studio Ghibli significa parlare di due giganti dell’animazione giapponese: Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Due personalità diversissime, quasi opposte, ma che insieme hanno creato un vero e proprio universo magico. Non a caso, oggi Studio Ghibli è considerata una company unica in Giappone, capace di realizzare film che vanno ben oltre il concetto di “anime” e si avvicinano all’arte pura. Ma chi sono davvero Miyazaki e Takahata? E perché hanno deciso di fondare questo studio rivoluzionario?

Hayao Miyazaki: Il genio dietro Studio Ghibli

Quando si pensa ai film di Studio Ghibli, il primo nome che viene in mente è sempre il suo: Hayao Miyazaki. Regista, sceneggiatore, animatore, e – diciamolo – sognatore incallito. Miyazaki è il papà di capolavori come “Il castello errante di Howl”“Ponyo”“La città incantata” e “Il mio vicino Totoro”, solo per citarne alcuni.

Cosa rende unici i suoi film? La capacità di mescolare temi profondi (come l’ecologia, il pacifismo, la crescita interiore) con un immaginario visivo straordinario, fatto di creature buffe, paesaggi mozzafiato e mondi sospesi tra sogno e realtà.

Hayao Miyazaki è famoso anche per la sua attenzione quasi maniacale ai dettagli: ogni film di Studio Ghibli firmato da lui è curato fin nei minimi particolari, dalle espressioni dei personaggi ai movimenti del vento tra gli alberi. Non è un caso che molti vedano in lui l’anima vera dello Studio Ghibli company.

Isao Takahata e il suo ruolo nello Studio Ghibli

Se Miyazaki è il sognatore, Isao Takahata è il poeta malinconico. Meno conosciuto dal grande pubblico occidentale, Takahata è però una figura fondamentale per Studio Ghibli. Senza di lui, forse, lo studio non sarebbe mai esistito.

Takahata è legato a film molto diversi da quelli di Miyazaki: meno fantasy, più realistici, spesso struggenti. Il capolavoro assoluto di Takahata è “Una tomba per le lucciole”, uno dei film più commoventi (e devastanti) della storia del cinema, non solo dell’animazione. Ma ha firmato anche pellicole delicate come “I miei vicini Yamada” e “La storia della Principessa Splendente”, che mostrano un volto più intimista dello studio.

Il contributo di Takahata allo Studio Ghibli company è stato quello di portare equilibrio, proponendo un’animazione che sapesse raccontare anche il dolore, la guerra, la perdita e la memoria, temi spesso assenti nei film d’animazione per ragazzi.

L’origine del nome “Ghibli” e la missione dello studio

Ma ti sei mai chiesto perché si chiama Studio Ghibli? Il nome non è casuale, anzi, è un omaggio all’Italia! “Ghibli” è il nome di un vento caldo del deserto (in italiano, “ghibli”), ma era anche il soprannome di un aereo da ricognizione italiano della Seconda Guerra Mondiale, il Caproni Ca.309 Ghibli.

Hayao Miyazaki, da sempre appassionato di aerei e volo (basta guardare film come “Si alza il vento” per capirlo), scelse questo nome per dare l’idea di “portare un vento nuovo” nell’animazione giapponese. E in effetti, la missione di Studio Ghibli è sempre stata quella: creare film che fossero diversi da tutto quello che si era visto prima, con una qualità artistica e narrativa altissima, capaci di parlare sia ai bambini che agli adulti.

Non un semplice studio di animazione, ma una company che ha cambiato per sempre il modo di raccontare storie, in Giappone e nel mondo.

Studio Ghibli company

La Storia dello Studio Ghibli: Dal primo film al successo mondiale

Se oggi Studio Ghibli è conosciuto in tutto il mondo come una delle più importanti company di animazione, il suo cammino è iniziato con un film che, tecnicamente, non era ancora firmato Studio Ghibli. Ma andiamo con ordine, perché questa storia vale la pena di essere raccontata.

“Nausicaä della Valle del vento” e la nascita dello Studio Ghibli

Nel 1984, un giovane Hayao Miyazaki firma “Nausicaä della Valle del vento”, un film d’animazione tratto dal suo stesso manga. Il film è un successo enorme in Giappone e permette a Miyazaki e al suo collega Isao Takahata di realizzare un sogno: fondare un loro studio, indipendente, libero di creare film d’autore, lontano dalle logiche commerciali che dominavano l’animazione giapponese di quegli anni.

Così, nel 1985, nasce ufficialmente lo Studio Ghibli, con una missione ben chiara: realizzare film di altissima qualità, capaci di parlare a grandi e bambini con la stessa intensità.

Anche se “Nausicaä” non porta ancora il marchio Studio Ghibli, viene considerato a tutti gli effetti il primo vero film dello Studio, tanto che molti fan lo includono nella lista dei film di Studio Ghibli da vedere assolutamente.

I primi grandi successi: “Laputa”, “Il mio vicino Totoro” e “Kiki”

Dopo la nascita ufficiale, lo Studio Ghibli company non perde tempo. Nel 1986 esce “Laputa – Castello nel cielo”, il primo vero film “ufficiale” targato Ghibli. Un’avventura spettacolare, piena di riferimenti all’amore di Hayao Miyazaki per il volo e le macchine volanti, che già mostra il tratto distintivo dello studio: animazione dettagliata, temi profondi e una cura maniacale per i paesaggi.

Ma il vero salto di popolarità arriva con “Il mio vicino Totoro” (1988), forse il film di Studio Ghibli più iconico di sempre. Totoro, con il suo sorriso gigante e l’ombrello, diventa la mascotte ufficiale dello Studio Ghibli e un simbolo della cultura pop giapponese nel mondo.

Nel 1989 arriva “Kiki – Consegne a domicilio”, altra pietra miliare per Hayao, che racconta con delicatezza la crescita e l’indipendenza di una giovane strega. Ancora una volta, Miyazaki riesce a unire il fantastico e il quotidiano, creando una storia che parla a tutte le età.

L’era d’oro: “La città incantata”, “Principessa Mononoke”, “Ponyo”

Negli anni ’90 e 2000, Studio Ghibli entra in quella che molti definiscono la sua “età dell’oro”, sfornando uno dopo l’altro film che diventeranno leggenda.

Nel 1997 arriva “Principessa Mononoke”, un film epico, cupo, ambientato in un Giappone feudale popolato da spiriti della natura e uomini in guerra. Un film più adulto, che segna una svolta per il genere.

Poi, nel 2001, il capolavoro assoluto: “La città incantata” (Spirited Away). Diretto da Hayao Miyazaki, il film vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e soprattutto l’Oscar come miglior film d’animazione, portando Studio Ghibli a essere riconosciuto come una delle più importanti company di cinema d’animazione al mondo.

Nel 2008 arriva “Ponyo sulla scogliera”, che torna a un tono più fiabesco, ma sempre con i temi cari a Miyazaki, come l’ecologia, il rapporto uomo-natura e l’importanza dei sentimenti puri.

Questa trilogia di successi segna il trionfo globale di Studio Ghibli, rendendo i suoi film celebri non solo in Giappone, ma anche in Europa e negli Stati Uniti.

Gli anni recenti: Studio Ghibli dopo il (falso) ritiro di Miyazaki

Nel 2013, dopo l’uscita di “Si alza il vento”Hayao Miyazaki annuncia il suo ritiro. Il mondo del cinema d’animazione entra in lutto, ma in realtà lo Studio Ghibli non smette di vivere.

Nei primi anni post-Miyazaki, lo studio continua a produrre film, tra cui “La storia della Principessa Splendente” di Isao Takahata, che riceve una nomination all’Oscar, e “Quando c’era Marnie”, diretto da Hiromasa Yonebayashi, che rappresenta una nuova generazione di registi Ghibli.

Poi, nel 2017, il colpo di scena: Miyazaki torna dalla pensione per lavorare a un nuovo film, “How Do You Live?”, che uscirà nel 2023 (e che sarà probabilmente un altro grande successo).

Oggi Studio Ghibli continua a essere una company viva e attiva, nonostante le scomparse di Takahata e del produttore storico Suzuki. Con nuovi progetti, collaborazioni (come quella con lo Studio Ponoc, formato da ex-animatori Ghibli) e un’eredità immensa, lo Studio Ghibli company è destinato a farci sognare ancora per molti anni.

I Migliori Film di Studio Ghibli: Da vedere assolutamente

Scegliere i migliori film di Studio Ghibli è un’impresa quasi impossibile, un po’ come scegliere il dolce preferito in una pasticceria giapponese: vorresti provarli tutti! Eppure, alcuni titoli sono diventati dei veri e propri pilastri dell’animazione mondiale, mentre altri – meno conosciuti – meritano assolutamente di essere riscoperti. Che tu sia un fan di lunga data o un principiante curioso, ecco una guida ai film di Studio Ghibli da non perdere, per entrare (o restare) nel loro magico universo.

Top 10 film Studio Ghibli

1. La città incantata (Spirited Away, 2001)
Il capolavoro di Hayao Miyazaki, vincitore dell’Oscar, racconta il viaggio di Chihiro in un mondo popolato da spiriti e creature fantastiche. Temi: crescita, coraggio, identità, società dei consumi.

2. Il mio vicino Totoro (My Neighbor Totoro, 1988)
Forse il film di Studio Ghibli più famoso e amato. Una storia dolcissima sull’infanzia e il potere dell’immaginazione, con Totoro che è ormai l’icona ufficiale dello Studio Ghibli company. Temi: famiglia, natura, infanzia.

3. Principessa Mononoke (Princess Mononoke, 1997)
Film epico e maturo, che racconta il conflitto tra umanità e natura. Oscuro e affascinante, è una pietra miliare nell’animazione giapponese. Temi: ecologia, guerra, spiritualità.

4. Si alza il vento (The Wind Rises, 2013)
L’ultimo film (prima del “finto ritiro”) di Studio Ghibli Hayao. Una storia biografica, delicata e drammatica, sul creatore degli aerei da guerra Mitsubishi Zero. Temi: sogni, guerra, amore, sacrificio.

5. Kiki – Consegne a domicilio (Kiki’s Delivery Service, 1989)
Un racconto di formazione tenero e divertente, con una giovane strega che impara ad affrontare il mondo da sola. Temi: indipendenza, crescita, amicizia.

6. Porco Rosso (1992)
Piloti, aerei e un maiale che vola (letteralmente). Un film unico, ambientato nell’Adriatico degli anni ’20, con una riflessione sul senso di giustizia e il disincanto post-bellico. Temi: guerra, onore, libertà.

7. Nausicaä della Valle del vento (Nausicaä of the Valley of the Wind, 1984)
Anche se “pre-Ghibli”, è considerato il vero inizio dello studio. Un’avventura post-apocalittica con una protagonista forte e sensibile. Temi: ecologia, pacifismo, femminilità.

8. Il castello errante di Howl (Howl’s Moving Castle, 2004)
Un mondo magico e mutevole, con un castello che cammina e un mago dal cuore tenero. Temi: guerra, amore, trasformazione.

9. Ponyo sulla scogliera (Ponyo, 2008)
Una fiaba moderna ispirata alla Sirenetta. Dolce, colorato, perfetto anche per i più piccoli. Temi: amicizia, natura, legami familiari.

10. Una tomba per le lucciole (Grave of the Fireflies, 1988)
Diretto da Isao Takahata, questo è probabilmente il film di Studio Ghibli più straziante. Racconta la sopravvivenza di due fratelli durante la Seconda Guerra Mondiale. Temi: guerra, perdita, amore fraterno.

Film meno conosciuti ma imperdibili

Oltre ai grandi classici, Studio Ghibli company ha prodotto anche film meno noti al grande pubblico, ma altrettanto belli e profondi. Ecco alcuni titoli che meritano assolutamente una visione:

1. I miei vicini Yamada (My Neighbors the Yamadas, 1999)
Un film dello Studio Ghibli Takahata completamente diverso dagli altri: disegnato in stile acquerello, racconta con umorismo e dolcezza la vita quotidiana di una famiglia giapponese. Temi: famiglia, quotidianità, ironia.

2. La storia della Principessa Splendente (The Tale of the Princess Kaguya, 2013)
Un’opera d’arte visiva, ispirata a un’antica leggenda giapponese. Forse il più poetico tra i film di Takahata. Temi: bellezza effimera, destino, identità.

3. Pioggia di ricordi (Only Yesterday, 1991)
Un film intimista, dolce e malinconico, che parla di ricordi d’infanzia e del passaggio all’età adulta. Temi: memoria, nostalgia, crescita.

4. I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart, 1995)
Una piccola perla per chi ama le storie di formazione e di sogni da inseguire. Splendido per chi vuole scoprire un film di Studio Ghibli meno fantasy e più realistico. Temi: crescita, arte, amore, sogni.

5. Quando c’era Marnie (When Marnie Was There, 2014)
Uno degli ultimi film dello studio, diretto da Hiromasa Yonebayashi. Un racconto toccante di amicizia, segreti e solitudine. Temi: identità, legami, infanzia.

film di Studio Ghibli

Hayao Miyazaki e Takahata: Differenze di stile e poetica nei film Ghibli

Dietro la magia dei film di Studio Ghibli ci sono due anime molto diverse: Hayao Miyazaki e Isao Takahata. Se guardi attentamente i film firmati da uno o dall’altro, noterai subito che lo stile, i temi e perfino il modo di raccontare le storie cambiano profondamente.
Eppure, è proprio questo equilibrio tra sogno e realtà che ha reso Studio Ghibli company così speciale nel panorama dell’animazione mondiale.

I film di Hayao Miyazaki: natura, pacifismo e fantasia

film di Studio Ghibli di Hayao Miyazaki sono probabilmente i più famosi e riconoscibili. E non è un caso: Miyazaki ha una visione del mondo ben precisa e la trasmette in ogni sua opera.

Natura, pacifismo e fantasia sono le tre parole chiave che riassumono il cuore delle sue storie. Dai paesaggi mozzafiato e incontaminati di “Principessa Mononoke”, ai messaggi ecologisti di “Nausicaä della Valle del vento”, fino ai mondi onirici di “La città incantata” o “Il castello errante di Howl”Miyazaki ci porta sempre in universi dove la natura è viva e potente, e l’uomo deve trovare un modo per convivere con essa, non dominarla.

Un altro aspetto importante nei suoi film è il pacifismo: Miyazaki ha sempre mostrato una forte opposizione alla guerra, raccontando spesso le sue conseguenze devastanti, come in “Si alza il vento”, dove il sogno di costruire aerei si scontra con la realtà della guerra.

E poi, ovviamente, c’è la fantasia: castelli che camminano, spiriti della foresta, streghe in volo e creature strane (chi non vorrebbe abbracciare Totoro almeno una volta nella vita?). Miyazaki crea mondi dove il confine tra reale e fantastico è sottilissimo, e dove anche le cose più incredibili sembrano naturali.

Se cerchi quindi film di Studio Ghibli pieni di immaginazione, paesaggi incantati e messaggi universali, quelli di Miyazaki sono il punto di partenza perfetto.

I film di Isao Takahata: realismo e introspezione

E poi c’è Isao Takahata, l’altra metà del cielo Ghibli. Se Miyazaki fa volare la fantasia, Takahata ci porta con i piedi per terra, spesso in modo toccante e profondo.

I film di Takahata sono caratterizzati da un realismo sorprendente, sia nei temi che nei personaggi. Basta pensare a “Una tomba per le lucciole”, uno dei film più strazianti della storia del cinema, che racconta senza filtri le conseguenze della guerra sui civili, e in particolare sui bambini. Un’opera che non fa sconti e che rimane impressa nello spettatore.

Ma Takahata non racconta solo la guerra: anche in film come “Pioggia di ricordi” o “I miei vicini Yamada”, si dedica a esplorare i piccoli drammi quotidiani, le gioie e le fatiche della vita di tutti i giorni. E poi c’è “La storia della Principessa Splendente”, forse il suo capolavoro più poetico, dove torna il tema dell’introspezione profonda, della bellezza che sfugge, della ricerca di sé.

Dal punto di vista visivo, i film di Takahata si riconoscono per uno stile più vario e sperimentale: acquerelli, tratti essenziali, atmosfere sognanti che si distaccano dallo stile più “pieno” e dettagliato di Miyazaki.

Se ami le storie che parlano all’anima, che scavano nelle emozioni più vere e a volte dolorosei film di Takahata sono da vedere assolutamente.

Studio Ghibli Hayao Miyazaki Isao Takahata

Studio Ghibli oggi: Progetti futuri e impatto culturale

Dopo quasi 40 anni di attività, Studio Ghibli non è solo una compagnia di animazione, ma un vero e proprio simbolo della cultura giapponese nel mondo. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, tra la scomparsa di Isao Takahata e il “finto” ritiro di Hayao Miyazaki, lo studio continua a innovare e ispirare milioni di persone. Ma cosa sta facendo oggi lo Studio Ghibli? E quali sono i progetti per il futuro?

I nuovi progetti (“How Do You Live?”)

Dopo l’annuncio del suo ritiro nel 2013 (che ha fatto piangere mezzo mondo), Hayao Miyazaki ha deciso di tornare in campo per regalare un nuovo film ai suoi fan. Il progetto si chiama “How Do You Live?” (in italiano “Il ragazzo e l’airone”, titolo ufficiale) ed è stato rilasciato nel 2023 dopo anni di lavoro.

Si tratta di un film profondo e complesso, che unisce ancora una volta fantasia e riflessione esistenziale, affrontando temi come il dolore, la crescita, il rapporto tra vita e morte. Un’opera che conferma ancora una volta la capacità di Miyazaki di parlare a tutte le generazioni, con quella delicatezza e poesia che solo lui sa mettere in scena.

Ma “How Do You Live?” non è l’unico progetto: lo Studio Ghibli continua a investire in nuove produzioni, anche se al momento mantiene (come sempre) un alone di mistero sui prossimi film. La scelta di non correre dietro ai ritmi frenetici dell’industria dell’animazione contemporanea, come fanno invece gli studi americani o altri giganti giapponesi, dimostra quanto Ghibli continui a difendere la qualità sopra la quantità.

Studio Ghibli oggi: Nuove generazioni e sfide

Dopo la morte di Takahata, la domanda che molti fan si fanno è: cosa succederà quando Miyazaki andrà definitivamente in pensione? Negli ultimi anni, Studio Ghibli ha cercato di formare nuove generazioni di registi e animatori, in grado di raccogliere l’eredità dei fondatori.

Tra i nomi più noti c’è Goro Miyazaki, figlio di Hayao, che ha già diretto film come “I Racconti di Terramare” e “La collina dei papaveri”. Anche se le sue opere hanno diviso pubblico e critica, rappresentano comunque un tentativo di portare avanti il sogno Ghibli.

Un’altra sfida importante per Studio Ghibli è quella tecnologica: continuare a realizzare film con l’animazione tradizionale disegnata a mano, in un mondo dominato dal 3D e dalla computer grafica. Questo è un punto fermo per la company, che difende l’artigianalità e l’autenticità del proprio stile, anche a costo di andare controcorrente.

Infine, l’apertura del Ghibli Park in Giappone (inaugurato nel 2022) dimostra che lo studio sta espandendo il proprio universo, trasformando i suoi mondi animati in esperienze reali per i visitatori.

Studio Ghibli e l’eredità culturale in Giappone e nel mondo

Oggi Studio Ghibli è molto più di un semplice studio di animazione: è una parte fondamentale della cultura pop giapponese. I personaggi creati da Hayao Miyazaki e Isao Takahata sono ovunque: da Totoro sulle magliette e gli zaini, ai peluche del Gattobus nelle camerette di bambini (e, ammettiamolo, anche di molti adulti).

Ma l’impatto di Studio Ghibli va ben oltre il Giappone. I film di Studio Ghibli sono studiati nelle scuole di cinema, amati dai registi di tutto il mondo (da Guillermo del Toro a Pixar), e hanno ispirato intere generazioni di artisti, scrittori e illustratori.

I temi che attraversano i loro film — ecologia, pacifismo, crescita personale, rispetto per la natura e per l’altro — sono universali e più attuali che mai. In un’epoca segnata da crisi ambientali e conflitti, i messaggi di Studio Ghibli continuano a parlare al cuore delle persone, offrendo non solo storie meravigliose, ma anche una visione di speranza, resilienza e bellezza.

Curiosità e Dietro le Quinte sullo Studio Ghibli

Se pensavi che i film di Studio Ghibli fossero già abbastanza magici così, sappi che dietro ogni disegno, personaggio e paesaggio si nasconde un mondo di aneddoti, dettagli segreti e curiosità. Ecco alcune chicche da veri fan (o da futuri fan innamorati), che ti faranno apprezzare ancora di più lo straordinario lavoro di Studio Ghibli.

Camei e riferimenti nascosti nei film

Come ogni grande universo narrativo che si rispetti, anche nei film di Studio Ghibli si nascondono easter egg e riferimenti ad altre opere dello studio.

⭐ Totoro è ovunque: sapevi che Totoro compare brevemente anche in “Pom Poko” (uno dei film più bizzarri e geniali dello Studio)? Se guardi con attenzione, durante una scena caotica piena di trasformazioni, vedrai il nostro amato spirito della foresta fare capolino.

⭐ La connessione tra “Kiki” e “I sospiri del mio cuore”: il gatto Jiji, inseparabile compagno di Kiki, compare come pupazzetto sullo scaffale della ragazza protagonista di “I sospiri del mio cuore”.

⭐ I cieli di Miyazaki: quasi tutti i film di Hayao hanno in comune una cosa: il cielo. Dalle macchine volanti ai paesaggi nuvolosi, il volo è un elemento ricorrente e amato da Miyazaki, grande appassionato di aerei (e di “Ghibli”, che ricordiamo essere anche un aereo italiano!).

Collaborazioni artistiche e musicali

Un film di Studio Ghibli non sarebbe lo stesso senza le musiche straordinarie di Joe Hisaishi. Se Totoro è il volto dello Studio, Hisaishi è la voce invisibile, quella che accompagna ogni scena e che riesce a emozionarci senza bisogno di parole.

Le colonne sonore di “La città incantata”“Il castello errante di Howl”“Nausicaä della Valle del vento” e “Ponyo” sono piccoli capolavori che meritano di essere ascoltati anche da soli, magari in una giornata di pioggia con una tazza di tè. Hisaishi, che collabora con Hayao fin dai primissimi film, ha creato un immaginario musicale unico, capace di dare profondità e magia alle immagini disegnate a mano.

🎶 Curiosità musicale: durante i concerti sinfonici dedicati a Ghibli, Hisaishi dirige personalmente le sue musiche, spesso proiettando le scene più famose sullo sfondo. Un’esperienza da brividi per chiunque ami lo Studio!

Manie, abitudini e aneddoti dal dietro le quinte

Se pensi che realizzare un film di Studio Ghibli sia solo poesia e magia, preparati a scoprire un lato molto umano e… un po’ maniacale dello studio!

🖌️ Hayao Miyazaki disegna tutto a mano: sì, ancora oggi! Nonostante l’avanzare della tecnologia, Miyazaki insiste per mantenere il disegno tradizionale, partecipando personalmente alla realizzazione di centinaia di storyboard. Pare che, durante la lavorazione, giri spesso per lo studio con un’espressione severa, pronto a correggere ogni minimo dettaglio.

☕ Le famose pause tè (o caffè): tra una scena e l’altra, gli animatori dello Studio Ghibli sono noti per fare lunghe pause insieme, bevendo tè, chiacchierando e confrontandosi sulle scene. Questo spirito di “famiglia” interna è uno dei motivi per cui molti animatori restano fedeli allo studio per anni.

🚪 Lo “Studio Ghibli Museum” è un luogo sacro: situato a Mitaka, vicino a Tokyo, il museo è gestito direttamente dallo studio e riflette lo spirito Ghibli al 100%. Pare che Miyazaki partecipi ancora alle riunioni su come deve essere gestito, e ha personalmente disegnato gran parte degli interni. (Ma di questo parleremo meglio in un articolo dedicato!).

✨ Piccola curiosità finale:
Sai che Miyazaki ha più volte dichiarato che non ama troppo parlare dei “significati” nascosti dei suoi film? Secondo lui, ognuno deve trovare la propria lettura. Questo forse spiega perché i film di Studio Ghibli piacciono a persone così diverse tra loro: ognuno ci trova qualcosa di personale.

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